I buoni consigli di una moglie
Cum Augustus in Gallia moraretur, delatum est indicium Lucium Cinnam stolidi ingenii virum, insidias ei struere...Deprehensus est; iam nocere tibi non potest, prodesse fame tua potest
Quando Augusto dimorava in Gallia gli fu comunicato che Lucio Cinna, uomo di tardo intelletto, tramava contro di lui dei tradimenti.
Stabilì quindi di vendicarsi di lui, ma ebbe una notte agitata, perchè riteneva che avrebbe condannato un giovane nobile, nipote di Gneo Pompeo. Diceva spesso varie frasi e contrarie tra loro mentre gemeva: "Io permetterò che il mio assassino se ne vada in giro tranquillo?
Non punirò quindi colui che ha deciso di uccidermi?". Poi, interposto silenzio, ad alta voce si inquietava con sé più che con Cinna: "Perché vivi, se a molti interessa che tu muoia?". Alla fine lo interruppe la moglie Livia che disse: "Accetti il consiglio di una donna? Fa' quello che sono soliti fare i medici, che, quando i soliti rimedi non funzionano, provano quelli contrari.
Finora con la severità non hai ottenuto nulla; ora vedi cosa risulterà con la clemenza: perdona Cinna. È stato preso; ormai non può recarti danno, può giovare alla tua reputazione".