Il terrore è il più pericoloso dei metodi per governare
Eorum qui rei publicae provident diligi magis quam timeri interest. Praeclare enim Ennius dicit: «Quem quisque metuit, eum odit et vita spoliari optat»...
A coloro che provvedono allo stato interessa di più essere apprezzati che essere temuti. Ennio infatti dice chiaramente: "Ognuno odia e desidera che sia privato della vita colui che teme". Spesso ciò tocca ai tiranni.
La paura è infatti un cattivo custode di lunga durata e al contrario coloro che godono della benevolenza dei cittadini possono ottenere l'impero, per così dire, per sempre. Infatti i cittadini che puniscono sotto il potere sarebbe necessario che usassero la crudeltà, che agissero più crudelmente del padrone verso gli schiavi, perché altrimenti non possono essere tenuti.
Sono temuti da coloro che s'inseriscono in una libera città così da minacciare continuamente i cittadini. Ma non c'è niente di più folle. Anche se infatti le leggi siano state sommerse dalle potenze di qualcuno, anche se la libertà sia stata atterrita, tuttavia queste emergono una volta o nei taciti giudizi o nelle occulte opinioni in merito all'onore.
In verità i morsi più duri della libertà sono stati interrotti che allentati, pertanto per tener saldamente l'incolumità e le risorse c'è bisogno di una sola cosa: che si allontani la paura, che sia mantenuta la carità. Così conseguiremo molto facilmente quelle cose che vorremo sia nelle cose private che nello stato.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone