L'elezione di Numa Pompilio

Inclita iustitia religioque ea tempestate Numae Pompilii erat. Curibus Sabinis habitabat, consultissimus vir, ut in illa aetate quisquam peritus...

Durante quel periodo era proprio di Numa Pompilio un'insigne giustizia e religiosità. Abitava a Cures tra i Sabini, uomo espertissimo, ammesso che qualcuno in quel periodo poteva essere esperto, di ogni diritto umano e divino.

Alcuni divulgarono falsamente Pitagora di Samo, come fautore della dottrina di costui, perché non emergesse un altro. Pitagora infatti visse al tempo in cui regnava Servio Tullio.

Io in verità credo che l'animo di costui, temperato di virtù e d'ingegno, fu memore della disciplina degli antenati Sabini, rispetto al cui genere un tempo non vi fu niente di più incorrotto. Udito il nome di Numa, anche se le autorità erano inclini ai Sabini assunto un re da quel luogo, tuttavia nessuno osò anteporre se stesso a quell'uomo e né un altro della propria fazione.

Così tutti uno ad uno decretarono che bisognava concedere il regno a Numa Pompilio: importava infatti moltissimo a tutti che quanto prima si eleggesse un re.
(By Maria D.)

Versione tratta da Livio

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