Pompeo sconfigge i pirati (Versione latino)

Dum populus Romanus alibi districtus est...

Mentre il popolo romano fu occupato altrove i Cilici avevano invaso i mari, avevano rovinato i commerci, avevano chiuso i mari con la guerra.

Questi, mossi dall'audacia, perché l'Asia era inquieta dalle battaglie Mitridatiche, devastavano impunemente ogni cosa. Inviato presso questi, Publio Servilio, che sconvolse le leggere e le fugaci imbarcazioni con una pesante flotta, li superò con una vittoria cruenta. Ma questo stesso, non soddisfatto di tale vittoria, sovvertì le loro valide città e ricche di bottino, Faseli e Olimpo.

Ma i pirati, domati da molte stragi, non si trattennero sulla terra; ma non appena gli animali, che avevano una doppia natura, acquatica e terrestre, intolleranti del suolo, si gettarono nelle loro acque, incominciarono a spaventare con l'arrivo all'improvviso anche i litorali della Sicilia e e la Campania.

Così Pompeo, desiderando estinguere una volta e per sempre per tutto il mare la pestilenza dei pirati, li attaccò con un grande apparato e li oppresse per tutti i porti del mare, le insenature, i nascondigli, i rifugi, promontori, stretti, penisole

Versione tratta da Floro

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