Una pesca "musicata"
In Tiberis ripis multi piscatores cotidie sedent et copiosam praedam sperant …
Sulle rive del Tevere siedono ogni giorno molti pescatori e si augurano un bottino abbondante.
Un giorno, un certo pescatore, non molto esperto del proprio mestiere, ma appassionato di musica, si dirige al fiume con gli ami e con un flauto, e si siede su uno scoglio; appoggia gli ami davanti ai propri piedi e suona il flauto. Tutti i pescatori guardavano, ridevano, e lo additavano come pazzo. Il pescatore musicista trascurava le prese in giro, poiché pensava: Nell’antichità Orfeo, per mezzo della dolcezza della voce, trascinava monti, alberi e animali selvatici; le melodie del flauto saranno gradite certamente anche ai pesci; spontaneamente dalle onde giungeranno sulla spiaggia, danzeranno senza timore e saranno facilmente mie prede!
Tuttavia i pesci non si interessavano alla musica del pescatore. Gli altri pescatori ridevano di nuovo, alla fine il pescatore musicista poggia il flauto e si avvicina ai suoi vicini.
I pescatori calavano gli ami nell’acqua, ed immediatamente catturavano una grande quantità di pesci. I pesci danzavano sulla spiaggia. A quel punto il pescatore musicista esclama: O pesci sciocchi, prima non vi interessavate alle melodie del flauto, e non uscivate fuori dal fiume, ed ora, senza musica, danzate sulla spiaggia.