Al lupo! Al lupo! - Grata Hora 1 pagina 113 numero 22

In questa favola un giovane pastore allerta ripetutamente gli agricoltori con scherzi di un lupo che minaccia il suo gregge. Quando finalmente il lupo appare, nessuno gli crede più e il ragazzo paga la sua imprudenza con la perdita del gregge.

Un fanciullo pascolava il suo gregge nei prati e spesso derideva gli altri contadini. Infatti, gridava di nuovo: "Datemi aiuto, amici!

Il lupo sta divorando le capre e gli agnelli miei". I contadini venivano ripetutamente in aiuto del ragazzo, ma non vedevano alcun lupo presso il gregge. Alla fine rimproveravano il ragazzo con parole dure:

"Smettila di scherzare, ragazzo stolto; infatti tenti la pazienza degli amici, ma la nostra benevolenza non è infinita!". Un giorno, mentre nelle erbe giacevano le capre e gli agnelli e il ragazzo riposava all'ombra delle piante, improvvisamente appariva un lupo. Il ragazzo, spaventato, gridava: "Amici, aiutate la mia vita e i miei agnelli: qui c'è un lupo!". Ma gli agricoltori non credevano alle parole del ragazzo e non correvano.

Perciò, il lupo affamato divorava molti agnelli con le capre, e il ragazzo pagava giustamente la punizione della sua stupidità.

Testo latino ordinato come prevede l'esercizio

Puer armentum suum in pratis pascebat et saepe alios agricolas irridebat. Nam iterum clamabat: «Mihi auxilium date, amici! Lupus capellas agnosque meos vorat».

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