Vercingetorige (Versione latino)
Vercingetorix, Celtilli filius, Arvernus, summae potentiae adulescens erat. ...
Vercingetorige, figlio di Celtillo, di Arverno, era un adolescente di grandissima potenza.
Suo padre aveva ottenuto il principato dell'intera Gallia e per tale ragione, dato che desiderava il regno, era stato ucciso dalla cittadinanza. Questo stesso, dunque, convocati i suoi clienti, li infervorò facilmente. Conosciuto il suo piano, si accorse alle armi. Fu ostacolato da Gobannizione suo zio e dai restanti principi e fu cacciato dalla città di Gergovia.
Tuttavia non desistette e tenne una recluta di bisognosi e di perditori nei campi. Riunito un manipolo di audaci, quando andava in molte città ne persuadeva molte al suo parere. Incitava tutti alle armi per la comune libertà e, riunite le grandi truppe, respinse dalla città i suoi avversari, dai quali poco prima era stato cacciato. Fu chiamato re dai suoi. Inviò anche le legazioni verso le altre popolazioni.
Unì velocemente a sé i Senoni, i Parisii, i Pictoni, i Cadurci, i Turoni, gli Aulerci, i Lemovici, gli Andi e tutti i restanti che toccavano l'Oceano. Grazie al consenso generale venne attribuito il potere a Vercingetorige.
(Tradotta con l'uso del presente storico (By Maria D. )
Contesto storico di questo brano
Il brano si riferisce al contesto storico delle rivolte galliche contro l'occupazione romana durante il I secolo a. C. , in particolare alla figura di Vercingetorige, un leader celtico che guidò la resistenza contro l'espansione romana nella regione dell'attuale Francia.
La Gallia era stata conquistata gradualmente dai Romani durante le Guerre Galliche condotte da Gaio Giulio Cesare. Nel periodo in cui si svolgono gli eventi descritti nel brano, la Gallia era divisa in diverse tribù e popolazioni che cercavano di opporsi all'espansione romana e preservare la loro indipendenza. Vercingetorige, figlio di Celtillo e di Arverno, emerge come un giovane leader carismatico e potente. La sua famiglia aveva ricoperto un certo grado di leadership nella regione, ma suo padre era stato ucciso perché desiderava il potere regale. Questo eventuale tentativo di consolidare il potere aveva incontrato resistenza all'interno della società arverna.
Nonostante l'opposizione, Vercingetorige riesce a radunare un gruppo di seguaci e a organizzare una resistenza armata contro i Romani. Inizia a guadagnare supporto da varie tribù galliche, unificandole nella lotta per la libertà e l'indipendenza dal dominio romano. Attraverso l'uso della retorica e delle armi, Vercingetorige riesce a riunire una coalizione di tribù galliche, tra cui i Senoni, i Parisii, i Pictoni, i Cadurci, i Turoni, gli Aulerci, i Lemovici e altri. L'ascesa di Vercingetorige a una posizione di leadership e la sua capacità di unire diverse tribù riflettono la volontà delle popolazioni galliche di opporsi all'occupazione romana. La sua leadership si basava su un desiderio comune di libertà e indipendenza, spingendo le tribù a unirsi sotto il suo comando.
Tuttavia, le forze di Vercingetorige avrebbero poi affrontato le legioni romane di Cesare nelle battaglie decisive della rivolta gallica, culminando nella sconfitta finale di Vercingetorige e nella conquista romana della maggior parte della Gallia. La resistenza di Vercingetorige rappresenta un capitolo significativo nella storia della lotta gallica contro Roma e nel processo di conquista romana dell'Europa occidentale.
(By Starinthedark)