La giustizia di Mercurio
Olim apud fluvii ripas probus agricola forte asciam perdit. Miser agricola flet et deos invocat.... "In profondo ascia ferrea iacit: certe tua non est!" Sic a Mercurio agricolae avaritia punitur.
Un giorno presso le rive di un fiume un contadino per caso perde un'ascia. Il povero contadino piange ed invoca gli dei. Viene udito da Mercurio nel cielo ed egli decide di portare aiuto al devoto uomo, e così giunge dal cielo e dice al contadino:
"Perchè piangi?" Il contadino risponde: "L'ascia è nel fiume". Il dio magnanimo, si immerge nelle acque a mostra al contadino prima un'ascia d'oro poi una d'argento, ma il contadino dice: "Non sono mie!" Allora Mercurio, felice per l'onesta risposta, s'immerge e tira fuori l'ascia di ferro, la porge al contadino e gli dona anche l'ascia d'oro e d'argento.
Il giorno dopo, un contadino invidioso, che aveva visto lo spettacolo, getta l'ascia nel fiume ed invoca il dio. Mercurio arriva ed interroga il contadino.
"Ho perso nelle acque una grande e dorata ascia", dice l'uomo. Il dio si immerge ed emerge senza l'ascia: "Nel profondo c'è un'ascia di ferro: certamente non è tua!" Cosi l'avidità del contadino viene punita da Mercurio