Un esercito corrotto - Versione il latino di tutti
Postquam L.Sulla malos eventus habuit, rapere omnes, omnes trahere, domum alius, alius agros cupere, neque modum neque modestiam... rapere, consumere, aliena cupere.
Dopo che L.Silla fece delle azioni terribili, tutti depredavano, tutti arraffavano, desideravano la casa di uno, i terreni di un altro, i vincitori non avevano né misura né discrezione, commettevano delitti ignobili e crudeli contro i concittadini. A ciò si aggiungeva che L. Silla aveva trattato troppo liberamente l'esercito.
I luoghi ameni, le voluttà avevano fiaccato gli animi feroci dei soldati: l'esercito del popolo Romano si abituò ad amare, a bere, ad ammirare le statue, i quadri, i vasi cesellati, a rubarli privatamente e pubblicamente, a saccheggiare i templi, a violare tutte le cose sacre e profane.
Quindi la lussuria e l'avidità con l'arroganza invasero la gioventù: rubavano, scialacquavano, desideravano i beni altrui.
Versione tratta da Sallustio