Alla forza si deve contrapporre la forza

Verum et tu forsitan audire nolis et ego...

E probabilmente tu non vuoi udire il vero ed io, se non l'avrò detto ora, confesserò inutilmente altre cose. Stai attento a non credere che quest'esercito di un così grande apparato, questa mole di tante genti e di tutto l'oriente uscita fuori dalle sue sedi sia terribile per i confinanti:

brilla di porpora e d'oro, splende d'armi e di ricchezza, quanta non possono concepire negli animi, coloro che non possono comprendere con lo sguardo. ma non dovresti guardare dall'alto in basso la schiera dei Macedoni, che vedi veramente minacciosa e disordinata: nasconde con gli scudi e le lance i cunei immobili e le forze ammassate degli uomini.

Questi stessi chiamano falange, la schiera stabile dei fanti: l'uomo con l'uomo, le armi sono serrate con le armi. hanno imparato ad un cenno di chi ammonisce a seguire attenti i segnali, a mantenere le file. tutti ascoltano attentamente, ciò che viene ordinato: fermarsi, circondare, correre qua e là nell'ala, sono esperti nel mutare battaglia i condottieri non più dei soldati. e per non pensare che siano trattenuti dal desiderio d'oro e d'argento, quella disciplina sussiste ancora come maestra nella povertà: coloro che sono stanchi hanno la terra come giaciglio; li sazia il cibo che trovano; i momenti del sonno sono più scarsi della notte.

c'è bisogno di ugual forza. bisogna cercare gli aiuti In quella terra, che genera costoro: invia codesto oro ed argento per arruolare la truppa.
(By Maria D. )

Versione tratta da Curzio Rufo

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