Assedio di Corfinio

Re cognita Domitius ad Pompeium in Apuliam peritos regionum ...

Saputa la notizia Domizio inviò presso Pompeo in Puglia i conoscitori delle regioni con la proposta di una grande ricompensa attraverso una lettera, a chiedere e a pregare, di soccorrerlo.

I legati riferirono a Pompeo che Cesare poteva essere circondato dai due eserciti e dalla ristrettezza dei luoghi ed essere ostacolato relativamente al frumento: se quello non avesse fatto ciò, Domizio e più di trenta coorti ed un gran numero di senatori e di cavalieri Romani si sarebbero trovati in pericolo.

Frattanto Domizio esortando i suoi dispose le macchine da guerra nelle mura ed attribuì a ciascuno le restanti zone per la custodia della città; promise in assemblea ai soldati quattro iugeri per ognuno dei propri possedimenti. Nel frattempo fu annunciato a Cesare che gli abitanti di Sulmona, quella città che distava sette miglia da Corfinio, desideravano compiere quelle cose che volesse, ma erano ostacolati dal senatore Q. Lucrezio e da Axio Peligno, che avevano occupato questa città con un presidio di sette coorti.

Cesare inviò in quel luogo M. Antonio con cinque coorti della tredicesima legione.
(By Maria D. )

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