Dione - Versione Il mio latino
Dion, Hipparini filius, praeter nobilem propinquitatem generosamque...
Dione, figlio di Ipparino, ebbe molti altri beni dalla natura oltre ad una parentela nobile e una fama generosa degli antenati, tra questi una natura docile, affabile, adatta alle ottime arti, ed una notevole bellezza fisica, che valeva molto.
A ciò si aggiungeva che possedeva una grande ricchezza lasciata dal padre, che egli stesso aveva aumentato. Era intimo con Dionisio priore, e non meno per i costumi rispetto all'affinità.
Ed infatti la crudeltà di Dionisio gli dispiaceva, tuttavia desiderava l'incolumità per la parentela, e ancor di più per i suoi. Era presente nelle situazioni importanti, ed il tiranno era condizionato molto dal suo parere, se la bramosia maggiore di questo stesso non intercedeva in qualche cosa. Veramente tutte le legazioni erano amministrate da Dione, che in realtà lui nascondeva obbedendo diligentemente e amministrando fedelmente il crudelissimo nome del tiranno sotto la sua umanità.
I Cartaginesi lo guardarono quando fu inviato da Dionisio, in modo tale che non hanno mai più ammirato nessuno che parlasse in lingua Greca.
Versione da Cornelio Nepote