Doti strategiche di Cesare (I)
Armorum et equitandi peritissimus, laboris ultra fidem patiens...
Cesare era espertissimo nel cavalcare e nelle armi, paziente nella fatica al di là del credibile.
Nell'esercito in marcia procedeva avanti qualche volta a cavallo, più spesso a piedi, con il capo scoperto, quand'anche ci fosse il sole o la pioggia; percorreva le vie più vaste con incredibile velocità, anche se armato alla leggera, essendoci una carrozza a pagamento, per cento miglia al giorno; se i fiumi lo trattenevano, lo attraversava a nuoto o appoggiandosi su otri gonfiati, tanto che molto spesso precedeva i messaggeri per proprio conto.
nell'affrontare le spedizioni, non si sa se sia stato più cauto o più incline all'ascolto: non condusse mai l'esercito per percorsi insidiosi a meno che la posizione dei luoghi non fosse stata osservata bene, e non attraversò la Britannia, se non avesse prima esplorato da parte sua i porti la navigazione e l'accesso all'isola.
Ma egli stesso, annunciato l'assedio degli accampamenti in Germania, s'intrufolò con l'abito gallico per i posti di guardia dei nemici presso i suoi.
(By Maria D. )
Versione tratta da Svetonio