La condivisione è alla base del vivere in società
Detrahere alteri aliquid et hominem hominis incommodo ...opes augeamus.
Il sottrarre a qualcuno qualcosa e che un uomo accresca il proprio interesse a danno di (un altro) uomo è contro natura più della morte, della povertà, del dolore, di tutte le altre cose, che potrebbero colpire il corpo o gli eventi esterni.
Infatti solleva dal fondamento la convivenza umana e la società. Se infatti saremo così predisposti, che ognuno per il proprio vantaggio spoglierà o violerà l'altro, è inevitabile che questa società del genere umano, che è soprattutto secondo natura, si sgretoli.
Come, se un qualsiasi membro avesse tale senso, da ritenere di poter stare bene, se trasferisse la salute del membro più vicino a se stesso, sarebbe inevitabile che tutto il corpo fosse debilitato e distrutto, così se ognuno di noi prendesse per sè i vantaggi altrui (degli altri) e sottraesse ciò che potrebbe appartenere a ciascuno, sarebbe inevitabile che venisse sovvertita la grazia del proprio vantaggio, la società e la comunità tra gli uomini.
Infatti come ognuno preferisca acquisire ciò che appartiene alla pratica della vita per sé rispetto all’altro, è stato concesso senza che la natura avesse posto resistenza, la natura non tollerò tale cosa, cioè che noi con le spoglie altrui aumentassimo le nostre possibilità, le milizie, le risorse. (by Maria D.)
Versione tratta da Cicerone