La vera storia di Paride
Priamus Laomedontis filius cum complures liberos haberet ...
Priamo figlio di Laomedonte avendo molti figli dall'accoppiamento con Ecuba (dat. di relazione), la moglie incinta di costui vide in sogno che partoriva una fiaccola ardente, da cui uscivano molti serpenti.
Essendo stata narrata a tutti gli interpreti dei sogni tale visione, ordinarono di uccidere qualsiasi cosa avesse dato alla luce, allo scopo che questo non sarebbe stato di estinzione per la patria. Dopo che Ecuba partorì Alessandro, venne consegnato colui che doveva essere ucciso, che le guardie abbandonarono alla misericordia; i pastori trovato costui che era stato abbandonato lo educarono come loro figlio e lo chiamarono Paride.
Essendo giunto all'età della pubertà, ebbe in delizia un toro; le guardie inviate da priamo essendo giunte in quel luogo affinché qualche toro fosse tirato, stabilirono di condurre il toro di Paride. Questi li seguì e ricercò dove l'avessero condotto; quelli indicarono di averlo condotto da Priamo, affinché fosse posto, ciò che gli accadeva, in una gara funebre.
Quello scese in gara e vinse ogni cosa, superò anche i propri fratelli. Deifobo indignandosi strinse la spada contro di lui; ma quello salì sull'altare di Giove; perciò Cassandra avendo profetizzato che quello era il fratello, Priamo lo riconobbe e lo accolse nella reggia.
(by Maria D.)
versione tratta da Igino, Fabulae 62