Quando il nemico è in casa (Cesare, De bello civili 1, 4)
Catonem veteres inimicitiae Caesaris incitant et dolor repulsae. Lentulus aeris alieni magnitudine et spe exercitus ac provinciarum movetur, seque alterum fore Sullam inter suos gloriatur, ad quem summa imperii redeat.
Le antiche inimicizie di Cesare e il dolore dell'insuccesso elettorale sollecitano Catone.
Lentulo è incitato dalla grandezza del debito e dalla speranza dell'esercito e delle province, e si gloriava tra i suoi che sarebbe stato un altro Silla, tramite cui fa ritorno al primo posto del potere. La stessa speranza della provincia e degli eserciti, che ritiene avrebbe diviso per necessità con Pompeo, spinge Scipione, nello stesso tempo il timore dei processi, l'adulazione e l'ostentazione di sé e e dei potenti, che a quel tempo avevano moltissima potenza nello stato e nei processi.
Lo stesso Pompeo, incitato dai nemici di Cesare, e perché desiderava che nessuno fosse eguagliato con lui in dignità, si era allontanato totalmente dall'amicizia di costui ed era ritornato in grazia con i comuni nemici, dei quali lo stesso aveva unito a cesare la massima parte in quel periodo di affinità.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cesare