Un viaggio particolarmente faticoso... e pericoloso

Anglica fata Parisios usque nos sunt persecuta. En ibi alteram narro tragoediam, priore etiam atrociorem! ...

La sfortuna in terra Inglese perseguita i Parisii fino a noi. Ecco qui vi racconto un'altra tragedia, ancora più atroce della precedente!

Alla vigilia del primo febbraio giunsi presso gli Ambiani, buon Dio, che duro percorso! Giunone, credo, aveva in qualche modo incitato nuovamente Eolo verso di me. Io, essendo già stanco a causa del viaggio, così da temere anche una malattia, iniziai a meditare in merito a condurre i cavalli, ritenendo di garantire il salvaguardare la salute non di meno rispetto ai soldini. Da quel momento tutte le cose che seguirono furono alla rovina. Mentre mi dirigevo verso il solito albergo, viaggiando per caso passai davanti ad alcune case, con il cartello locande per cavalli.

Entrai, fu chiamato il locatore, un uomo dalla figura e dall'aspetto che rievocava così perfettamente Mercurio, che anche dal primo incontro mi diede il sospetto di un ladro. Ci accordammo sul compenso. Condotti i due cavalli, sul far della sera ripresi il viaggio, in compagnia di un giovane, che affermava di essere suo genero, che riportava le giumenta a casa. L'indomani si giunse ad un certo vicolo ed in verità essendoci ancora molta luce, il luogo fu destinato al latrocinio.

io esortai a continuare. Quello, discepolo del ladrone, addusse scuse, che i cavalli non dovevano stancarsi oltre le forze, che era più che sufficiente pernottare lì ed il giorno seguente prima dello spuntar del giorno risarcire quella spesa. non mi opposi fortemente, non sospettando ancora adesso nessuna scelleratezza.
(By Maria D. )

Versione tratta da Erasmo da Rotterdam