Gli Ubii chiedono l'intervento dell'esercito di Cesare al di là del Reno

Ubii autem qui uni ex Transrhenanis...

Gli Ubii in verità gli unici tra quelli che al di là del Reno avevano mandato legati a Cesare avevano stipulato amicizia, avevano consegnato ostaggi, pregavano con grande fervore di portargli aiuto (di aiutarli), perché erano gravemente incalzati dai suebi; nel caso in cui fosse stato proibito di fare ciò a causa delle incombenze dello stato, avesse almeno fatto passare l'esercito sul Reno; ciò sarebbe stato sufficiente per loro per l'aiuto imminente e la speranza del restante tempo, dato che soprattutto, respinto Ariovisto, confidavano nell'esercito di Cesare.

Promettevano per trasportare l'esercito una grande abbondanza di navi. Cesare per tali motivazioni, che abbiamo ricordato, aveva deciso di passare il Reno. Ma riteneva di passare con le navi e che non era abbastanza sicuro, e aveva deciso che ciò non era proprio della sua dignità e né di quella del popolo romano.

Pertanto anche se la difficoltà di costruire il ponte si presentava molto difficile per la latitudine e l'altezza del fiume, tuttavia pensava che ciò dovesse essere da lui sostenuto o altrimenti non bisognava trasportare l'esercito.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare, De bello Gallico

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