Il re di Palmira difende i confini dell'impero dagli attacchi dei Persiani
Valeriani, infausti principis, fortunam taedet referre. Is cum Gallieno suscepit imperium: cum Valerianum exercitus, Gallienum senatus imperatorem fecit, in Mesopotamia...
Rincresce il riportare la sorte di Valeriano, principe infausto. Sostenne l'impero con Gallieno, poiché l'esercito elesse Valeriano come comandante, il senato Gallieno, giungendo in Mesopotamia contro i Persiani, fu vinto da Sapore, Re dei Persiani e catturato invecchiò nel disonore della schiavitù.
Sotto Gallieno invasa la Mesopotamia, i Persiani iniziarono a vendicare per se stessi anche la Siria, ma, dato che era sconveniente il potere romano, Odenato, Decurione Palmireno, radunato un manipolo di Siriani, resistette energicamente e, dispersi alcune volte i Persiani, difese non solo il confine dei nostri, ma anche come vendicatore dell'impero romano, cosa che giova ricordare, entrò a Tesifonte.
Versione tratta da Festo, Breviarium rerum gestarum populi Romani