La divinità è immanente al mondo

Natura est igitur, quae contineat mundum...

La natura è dunque, colei che dovrebbe contenere tutto il mondo e lo dovrebbe preservare, e questa in verità non senza la sensibilità e la ragione.

È infatti necessaria ogni natura, che non sia solitaria e né semplice ma, unita e connessa con l'altro, ha in sé qualche origine, come la mente nell'uomo, nella belva qualcosa simile alla mente, donde abbiano origine i desideri delle cose; in verità nelle radici degli alberi e di quelle cose, che hanno origine dalla terra, si pensa che si trovino le origini.

Vediamo in effetti che nelle parti del mondo (nulla infatti esiste in ogni mondo, che non sia parte dell'universo), si trova al suo interno (è contenuta) la percezione sensibile e la ragione. In questa parte dunque, in cui è insita l'origine del mondo, è inevitabile che queste siano contenute, e sono più pungenti e più grandi.

Di conseguenza è inevitabile che il saggio sia nel mondo, e tale natura, per contenere tutte le cose abbracciate, eccelle grazie alla perfezione della ragione, e perciò dio è nel mondo ed ogni forza del mondo è contenuta nella natura divina.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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