La prima fase del duello tra Orazi e Curiazi (1)
Foedere icto, trigemini fratres, sicut convenerat, arma capiunt. Cum sui utrosque adhortarentur, feroces et suopte ingenio et pleni adhortantium vocibus...pugnam petebat.
Concluso il patto, i tre gemelli (fratelli), com'era stato convenuto, presero le armi. I suoi esortando entrambi, procedevano feroci secondo la propria indole e carichi delle voci di coloro che esortavano al centro tra le due schiere.
Fu dato il segnale, e con le armi ostili per così dire la schiera i giovani tre per volta, sostenendo gli animi dei grandi eserciti, accorsero. Non fu osservato nell'animo né da questi, né da quelli il proprio pericolo, ma il pubblico comando ed il servizio.
Appena che al primo accorrere crepitarono le armi e le spade combattendo rifulsero, un ingente brivido strinse coloro che osservavano; e dimessa la speranza da entrambi, la voce e lo spirito erano intorpiditi. Poi unite le mani, ormai non soltanto il movimento dei corpi e l'agitazione dai due lati delle armi da getto ma anche le ferite ed il sangue essendo di spettacolo, i due Romani l'uno sull'altro, feriti i tre Albani, spirando crollarono.
Per caso uno rimase integro. Dunque per allontanare lo scontro dei Curiazi, provocò la fuga, pensando che così quelli l'avrebbero seguito. Guardando indietro, vide che uno non era lontano da lui e ritornò con grande impeto verso di lui, e, distrutto il nemico, il vincitore chiedeva un secondo scontro.
(By Maria D. )
Versione tratta da Livio