Non essere infelice anzitempo - Versione Ingenio

Si tibi videtur, Lucili, accipe a me auxilia ...

Se ti sembra opportuno, Lucilio, accetta da me gli aiuti per poterti difendere. Parecchie sono quelle cose che ci spaventano rispetto a quelle cose che ci premono, e ci affatichiamo più spesso per l'aspettativa che per la realtà.

Non discuto con te in lingua stoica, ma con questa più alla mano; noi infatti affermiamo che tutte queste cose che esprimono gemiti e muggiti sono leggere (superficiali) e devono essere disprezzate. Dovremmo omettere queste importanti parole, ma, dèi buoni, sono vere: ti consiglio questo, di non essere infelice anzitempo, pur stando le cose così: hai temuto le cose imminenti forse non siano mai destinate a capitare, certamente non siano capitate.

Dunque alcune cose ci tormentano più di quel che devono, altre ci tormentano prima che devono, altre ci tormentano quando non dovrebbero assolutamente; o aumentiamo il dolore o lo anticipiamo o lo inventiamo (fingiamo lo creiamo). È verosimile qualcosa che sta per compiersi di male: non è subito vero. Quante molte cose non attese sono arrivate!

Quante molte cose attese non sono avvenute in nessun caso. Anche se fosse in procinto per avvenire, cosa giova andare incontro al proprio dolore? Ti dolerai abbastanza presto (quasi subito) quando sia giunta: frattanto garantisciti le cose migliori.
(By Maria D. )

Versione tratta da Seneca

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