Usiamo le case per nascondere la cattiva coscienza agli occhi degli altri

Tu nunc in provincia...

Tu ora in provincia, sebbene disdegni te stesso, sei grande. Ci si domanda, in che modo mangi, in che modo dormi: perciò tu devi vivere più diligentemente.

allora poi pensa di essere felice quando potrai vivere in pubblico, quando ti proteggeranno, non ti nasconderanno le tue pareti che per lo più giudichiamo poste intorno a noi non per vivere più sicuramente, ma per peccare più segretamente.

Ti dirò una cosa, dalla quale giudicherai i nostri costumi: a stento troverai qualcuno [quemquam], che possa vivere con la porta aperta. La nostra coscienza, non la superbia ci ha fatto mettere davanti i portieri. A che serve nascondersi ed evitare gli occhi e le orecchie degli uomini? La buona coscienza convoca la folla, la cattiva (coscienza) è inquieta e penosa anche nella solitudine.

Se sono oneste le azioni che compi, tutti (lo) sappiano, se (sono) disoneste, che importa che nessuno le sappia, quando le sai tu? Povero te, se disprezzi questo testimone!
(by Vogue)

Versione tratta da Seneca, Lettere a Lucilio

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-12-20 23:06:55 - flow version _RPTC_G1.3