Un popolo contro il governatore romano Verre - INSTRUMENTA versione latino Cicerone
Un popolo contro il governatore romano Verre
versione latino Cicerone
Versione da Instrumenta n. 110 pag. 187
Herculis templum est apud Agrigentinos non longe a foro, sane sanctum apud illos et religiosum....
C'è un tempio di Eracle presso gli abitanti di agrigento, non lontano dal foro ragionevolmente santo presso di loro e venerato.
Lì c'è la statua dello stesso Ercole, del quale non potrei dire facilmente di aver visto qualcosa di più bello, sebbene in tali cose non capisco tanto quanto (necessiterebbero) le molte cose che vidi, fino al punto che, o giudici, la apertura della bocca e il mento sono un pò logorati, poiché gli Argentini non solo sono abituati a venerare nelle preghiere e nei ringraziamenti ma anche a baciare. Si leva un grido dalle guardie e dai custodi del tempio; e questi dapprima quando tentano di opporsi e difendere (il tempio), sono respinti malmenati con clave e fruste. Successivamente, forzate le porte, tentano di tirar giù la statua e abbatter(la) con le leve.
Frattanto a causa del rumore si diffuse in tutta la città la notizia che gli dei patrii erano presi d’assalto, non per l’avvento inaspettato di nemici e non per un improvviso assalto di briganti, ma che era venuto dalla casa e dalla coorte del pretore un manipolo di fuggiaschi pronto ed armato. nessuno ad Agrigento fu di età così avanzata né di forze così deboli, che quella notte spronato da quella notizia non si alzò e non afferrò l’arma che a ognuno veniva offerta dal caso. E così in poco tempo si accorre al tempio dalla città tutta. Nel tirar giù la statua moltissimi uomini si affaticavano già da più di un’ora; e quella intanto non vacillava da nessuna parte, pur tentando gli uni di smuoverla con le leve messe sotto, gli altri di trascinarla, dopo averla legata da tutte le parti, verso sé con funi. E all’improvviso accorrono gli Agrigentini;
viene fatta una violenta sassaiola; si danno alla fuga i militari notturni di codesto glorioso imperatore. tuttavia rubano due statuettte per non ritornare a casa dal padrone completamente a mani vuote.