Coraggiosa risposta di un tribuno dopo la sconfitta di Canne (Versione Livio)
Coraggiosa risposta di un tribuno dopo la sconfitta di Canne versione latino Livio -versione latino traduzione
Insulae morfosintassi n. 11 p. 142
Post pugnam cannensem in castris multitudo sine ducibus erat; cum omnia plena hostium essent, milites sua corpora tanto pericolo nolebat obicere....
Dopo la battaglia di Canne un gran numero negli accampamenti era senza comandanti; essendo[ci] nemici dappertutto, i soldati non volevano esporsi a tanto pericolo.
Publio Sempronio Tutidano, tribuno militare, disse: “Dunque preferite essere catturati da nemici oltremodo bramosi e crudeli? Non vogliate fare ciò, se siete concittadini del console Lucio Emilio, che ha preferito morir bene piuttosto che vivere vergognosamente.
Ma prima che la maggior parte dell’esercito nemico ci sbarri il cammino, balziamo contro questi, che non raggruppati per corpo né ordinati per file, schiamazzano contro le porte! La via è aperta con la spada e l’audacia, anche attraverso i nemici serrati. Pertanto venite con me, proprio voi che volete salvo lo stato e la vostra vita!”. Non appena disse queste cose, strinse il gladio, e, formato il cuneo, marciò nel mezzo dei nemici alla cima dell'albero nel fondo del mare.
portati nel braccio destro gli scudi, scapparono nei maggiori accampamenti circa seicento, e da quel luogo pervennero incolumi direttamente a Canosa.