Trebonio impedisce ai soldati di saccheggiare Marsiglia
Massilienses, urbis direptione perterriti, inermes cum infŭlis se porta foras universi proripiunt ...graviterque eam rem tulerunt, quod stetisse per Trebonium quominus oppido potirentur, videbatur.
I Marsigliesi, spaventati dal saccheggio della città, tutti insieme inermi si trassero con le bende fuori dalla porta tendendo supplichevoli le mani ai legati ed all'esercito.
Offerta tale novità, si arrestò ogni amministrazione di guerra ed i soldati, allontanati dalla battaglia, furono indotti al desiderio di conoscere e di ascoltare. Appena i soldati giunsero presso i legati e l'esercito, si gettarono tutti insieme ai piedi; pregarono che si attendesse l'arrivo di Cesare: dissero di aver visto che la loro città era stata catturata, pertanto desistevano dalla difesa:
dissero di non poter sollevare alcun indugio a distruggerla immediatamente, se, essendo giunto Cesare, non avessero eseguito i comandi al cenno del capo. Commossi da tali cose i legati condussero via i soldati dall'opera di fortificazione, rinunciarono all'attacco, lasciarono le postazioni di guardia alle opere di fortificazione. stipulato un certo genere di tregua per compassione, si attese l'arrivo di Cesare. Cesare infatti aveva raccomandato caldamente a Trebonio per lettera di non permettere che la città fosse espugnata con la forza, che i soldati, mossi dall'odio, non uccidessero tutti gli adulti, cosa che avevano minacciato che l'avrebbero fatto;
i soldati Romani allora si trattennero a stento dall'irrompere in città, e sopportarono duramente questa situazione, perché sembrava che era dipeso da Trebonio di non essersi impadroniti della città. (By Maria D.)