Dignità e coraggio di uomini famosi
Epaminondas, cum ei cives irati officium sternendarum in urbe viarum...haud inferiores Atheniensibus Thraces ostenderet. (Valerio Massimo)
Epaminonda, avendo i cittadini adirati comandato a lui, per un affronto, che egli pavimentasse le vie in città, accolse l'incarico sordido senza esitazione, aggiungendo che egli avrebbe portato a termine in breve quanto gli avevano commissionato, ed avrebbe lastricato le vie in modo bellissimo;
e così, con diligente impegno, fece che quel vilissimo incarico fosse considerato degnissimo e da una grandissima parte dei cittadini, desiderabile. Il Cartaginese Annibale, essendo in esilio presso il re Prusia, che era in guerra contro il re Eumene, ed esortandolo ad attaccare battaglia, al re che ricusava poiché lo vietavano le interiora degli animali, rispose: "Vuoi tu credere più alla carne d' uno vitellino, che ad un comandante in capo invecchiato nella guerra?
"E certamente, al giudizio dello stesso Marte, l'esperienza di Annibale era maggiormente da considerare di ogni fuoco di sacrificio e di ogni altare della Bitinia.
E fu pure nobile anche il detto del re Codro che, avendo visto che la città gli era data dagli Ateniesi, disse: "Io riconoscerò loro quei diritti, che io riconosco alla mia gente" e così pareggiò la Tracia ad Atene, perché, ricambiando i benefici, mostrava che i Traci non erano inferiori agli Ateniesi.
(By Stuurm)