Octavianus, cum belli artem discere vellet, cum avunculo in Hispaniam venit. Postea Apolloniam, florentem Illyriae urbem, petivit ...
Ottaviano, poiché voleva imparare l'arte della guerra, si recò in Ispania con il prozìo. Poi si diresse ad Apollonia, prospera città dell'Illiria.
Dopo che ebbe sentito della morte del prozìo, tornò a Roma e nel Lazio radunò un esercito per andare in aiuto a Decimo Bruto, che a Modena era assediato da Antonio. Preferendo non entrare nella città, poiché veniva bloccato dai nemici, e volendo tuttavia che a Bruto fosse riferito il suo arrivo, gli mandò di nascosto delle lettere scritte su sottilissime piastrine, che affidò alle acque del fiume, che scorreva fin dentro le mura, per la città.
Successivamente, affinché le lettere fossero recapitate velocemente, le legò ai colli di colombe che aveva tenuto a lungo chiuse in delle gabbie e senza cibo.
Quando le colombe, affamate di luce e di cibo, furono fatte uscire dalle gabbie, raggiunsero Modena, dove furono facilmente prese dai soldati di Bruto che avevano messo sulle case chicchi di grano.