Prima luce Gallorum acies iam cernebatur. Labienus, Caesaris legatus, firmis atque animosis verbis Romanorum equites peditesque confirmavit ...

All'alba già si vedeva lo schieramento dei Galli. Labieno, luogotenente di Cesare, incoraggiò con parole risolute e coraggiose i fanti e i cavalieri dei Romani, ricordando loro del valore passato; poi dette il segnale di battaglia.

Al primo assalto i nemici furono respinti dal fianco destro e messi in fuga; nel fianco sinistro, sebbene la prima fila dei nemici, trafitta dalle frecce, era caduta, tuttavia i rimanenti Galli resistevano accanitamente e non avevano intenzione di ricercare la salvezza con la fuga. Il loro comandante cavalcava in giro (perequitabat, non perequitabant) attraverso tutti i reparti, intenzionato ad esortare i suoi al valore.

La battaglia fu a lungo incerta, alla fine il luogotenente, rendendosi conto delle cose che sarebbero successe nel fianco sinistro, dispose la legione alle spalle dei nemici affinché facesse un assalto.

Quasi tutti i Galli furono accerchiati e uccisi; i pochi sul punto di fuggire furono abbattuti dalla cavalleria.

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