Sciebant enim urbis opes atque vires, post secundum bellum Poenicum, magnopere crevisse. Cum Carthaginienses Romanorum invidiam ...

Sapevano infatti che dopo la Seconda guerra Punica i mezzi e le truppe della città erano molto cresciute.

Poiché i Cartaginesi avevano provocato l'ostilità e la paura dei Romani, il senato ordinò che fosse dichiarata loro guerra senza indugio. E così, dopo che la flotta Romana fu giunta in Africa, i consoli assediarono Cartagine; i Cartaginesi però difendevano accanitamente la città e respingevano tutti i tentativi dei Romani.

Il senato, dunque, capendo che l'esercito spendeva inutilmente tempo ed energie, inviò in Africa Cornelio Scipione Emiliano. Gli storici narrano che il nuovo generale combatté contro i nemici con grande valore e abilità militare, e che straziò Cartagine con uno stretto assedio.

Tuttavia i Cartaginesi resisterono per molti mesi, ma alla fine i Romani fecero irruzione nella città e la misero a ferro e a fuoco. Narrano che gli edifici e i templi di Cartagine bruciarono per molti giorni.

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