Sempronius homo rusticus stultissimus fuit qua de causa vitam miserrimam egit ...

Sempronio, uomo di campagna, fu estremamente stolto e per questo motivo visse in modo assai infelice; una volta trovò per caso in un campicello un tesoro.

Subito si affrettò al mercato, dove comprò un cavallo di ottima qualità. Nessuno fra i vicini aveva un cavallo di prezzo maggiore. Ma Sempronio vide nel prato del vicino una pingue mucca e subito pensò: "Senza dubbio una mucca è più utile di un cavallo; darà abbondantissimo latte e moltissimi vitelli". Sempronio allora offre al vicino più astuto (di lui) il cavallo in cambio della mucca e con grandissima gioia conduce la mucca nella stalla.

Il giorno dopo Sempronio vede un bellissimo asinello: sulla fronte dell'asinello spiccava una macchia più candida del latte e assai simile ai corni della luna. "Non ho mai visto un asinello più grazioso" esclama; baratta assai volentieri la mucca con l'asinello. Pochissimi giorni dopo vide una pecora piuttosto pingue. "Non ho mai visto una lana più folta e più morbida", esclama.

"Una pecora non è affatto meno utile di un asino...". Lo scambio dell'asino fu assai più facile delle precedenti; ma poco tempo quell'astutissimo Sempronio scambia la pecora con un cane, il cane con un'oca e l'oca con una gallina. L'ultimo scambio fu senza dubbio il peggiore di tutti: infatti di notte una volpe entrò nel pollaio e mangiò la gallina.

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