Sulla, postquam pugnaverat apud Portam Collinam contra Marianos, in urbem victor intrans, multos viros inermes et securos, quia ...

Silla, dopo che aveva combattuto a Porta Collina contro i Mariani, entrando a Roma da vincitore, uccise contro il diritto divino molti uomini disarmati e privi di timore, poiché si erano (già) arresi tramite gli ambasciatori. Persero la vita non soltanto gli avversari, ma anche molti uomini innocenti.

Infatti attraverso Roma si verificavano stragi sfrenate e feroci, e gli assassini, spinti o dalla collera, o dalla brama di bottino, vagavano di qua e di là alla ricerca di nuovi omicidi. Dunque Silla fu apertamente condannato da tutta la cittadinanza e Q. Catulo gli disse in pubblico:

"Poiché in guerra uccidiamo gli uomini armati e in pace uccidiamo quelli disarmati, presto a Roma non resterà nessun cittadino". Allora Silla per la prima volta istituì il vergognoso registro di proscrizione.

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