Timotheus Cononis filius Atheniensis fuit disertus impiger laboriosus rei militaris peritus terra marique ...
L'Ateniese Timoteo, figlio di Conone, fu eloquente, diligente, laborioso, esperto di arte militare.
Compì molte grandi imprese sia sulla terraferma che in mare: assoggettò con la guerra Olinto e Bisanzio, conquistò Samo, liberò Cizico dall'assedio. Poi, messo a capo della flotta, mentre faceva il giro attorno al Peloponneso, saccheggiò la Laconia e ridusse Corcira sotto l'egemonia degli Ateniesi.
Mentre Timoteo, ormai vecchio, ricopriva molte cariche pubbliche, l'isola di Samo e l'Ellesponto, si ribellarono agli Ateniesi. A quel punto egli fu mandato come comandante supremo, insieme ad altri, a placare l'insurrezione e recuperare i territori perduti. Ma la faccenda, contro l'aspettativa di tutti, andò a finire male. E così Timoteo, a causa dell'ostilità della cittadinanza ingrata, fu costretto ad andare via dalla patria;
si rifugiò in Calcide dove trascorse il resto della vita. Dopo la sua morte ad Atene non ci fu nessun comandante significativo.