Ut repente instructas velut in acie certo gradu legiones nostras accedere viderunt Galli ut vel certaminis ...

I Galli, non appena videro le nostre legioni avvicinarsi, improvvisamente, con passo sicuro, schierate come sul campo di battaglia, allo scopo sia di evitare il percolo dello scontro, sia di attendere una nostra decisione, schierarono le loro truppe davanti all'accampamento e non si ritirarono dal luogo sopraelevato.

E così Cesare si stabilì di rimpetto all'accampamento dei nemici, e ordinò che il nostro accampamento venisse fortificato quanto più velocemente possibile per mezzo di palizzate, fossati e torri.

Poiché, però, si rese conto di persona che quelli si mantenevano da numerosi giorni all'interno dell'accampamento, fortificato dalla conformazione geografica del luogo, e (si rese conto di persona ) che né l'accampamento di quelli poteva essere attaccato senza uno scontro rovinoso, né il luogo poteva essere accerchiato con delle fortificazioni se non da un esercito più grande, inviò una lettera al luogotenente Trebonio, affinché egli si recasse da lui con le proprie legioni a marce forzate;

quanto a sé, mandò i cavalieri a proteggere gli addetti al foraggiamento, e a fermare le improvvise scorrerie dei nemici.

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