Cesare raduna le truppe
Caesar statim nuntium...castris consedisse.
Cesare mandò un messaggero nel territorio dei Bellovaci presso il questore M Crasso; ordinò alla legione di partire a mezzanotte e di giungere velocemente da lui. Inviò un altro messaggero presso il legato Gaio Fabio, affinché conducesse la legione nei confini degli Atrebati, per dove Cesare sapeva di dover compiere il percorso.
Scrisse a Labieno mentre giungeva con la legione nei confini dei Nervi. Non chiamò la restante parte dell'esercito, perché distava un po' più lontano e temeva che bisognava attenderle più a lungo.
Trascorsi pochi giorni, cesare fu informato dagli esploratori dell'arrivo di Crasso. Mise a Samarobriva Crasso a capo della legione, perché lì lasciava i bagagli dell'esercito, gli ostaggi delle città, e tutto il frumento, che era stato trasportato per sopportare l'inverno. Fabio, com'era stato comandato, non indugiando molto gli andava incontro nel percorso con la legione. Labieno, tutte le milizie dei Treviri essendo giunte presso di lui, temendo di non poter sostenere l'impeto dei nemici, inviò una lettera a Cesare:
c'era il rischio che i nemici non attaccassero la legione condotta fuori dai quartieri invernali; lo informò che tutte le milizie della cavalleria e della fanteria dei Treviri si erano stanziate a tre miglia lontano dal suo accampamento.
Versione tratta da Cesare