Gli animali non percepiscono che il presente
In muto animali non est beata vita ...
Per l'animale che non parla la vita non è felice né da ciò scaturisce una vita felice: nell'animale che non parla non c'è il bene. L'animale che non parla comprende le cose presenti dalla percezione;
richiama alla memoria le percezioni precedenti quando s'imbatte in ciò da cui la percezione è sollecitata, così come il cavallo si ricorda del percorso quando viene mosso all'inizio di questo.
Nella stalla in verità non c'è nessun ricordo di quel percorso anche se è calcato spesso. Il terzo periodo, cioè il futuro, non appartiene agli animali che non parlano. Come potrebbe infatti la natura di costoro sembrare perfetta, il cui uso non è di un tempo perfetto? Il tempo infatti consta di tre parti: passato, presente e futuro.
Agli animali è stato dato soltanto ciò che è di brevissima durata, il presente: il ricordo del tempo passato è raro non viene mai rievocato se non nell'occasione di ciò che avviene nel presente. (by Maria D.)
Versione tratta da Seneca