L'Oracolo di Apollo a Cuma: La Sibilla
Antiqui Graeci et Romani Sibyllas appellabant feminas, quae futura praedicebant... ubi Sibyllae responsa colligebantur, Sibyllini dicuntur.
Greci e Romani antichi chiamavano Sibille quelle donne che predicevano il futuro. Poiché le Sibille svelavano la volontà di Apollo, emettevano parole ambigue e mal associate e le loro incomprensibili risposte dovevano essere spiegate da sacerdoti esperti di vaticini.
Infatti le Sibille, come credevano gli antichi, invasate dal dio, predicevano il futuro.
Le Sibille, come tramanda la fama, erano dieci, ma tra queste la più famosa era la Sibilla cumana. In Campania presso Cuma in un antro oscuro sotto il tempio di Apollo la Sibilla esprimeva a voce (căno, is, cĕcĭni, cantum, ĕre) gli avvenimenti futuri e soleva scrivere i suoi oracoli sulle foglie e spargere al vento le foglie.
I libri dove erano raccolte le profezie della Sibilla sono chiamati Sibillini.
(By Geppetto)