La storia di Apollonio, re di Tiro - La giovane principessa suona la lira per Apollonio
Tum puella, accedens ad eum, quaerit: «Si tibi molestum non est...
Allora la fanciulla, infiammandosi per lui, chiese: "se non ti è di fastidio, dimmi come ti chiami e i tuoi trascorsi.
Apollonio disse: "se vuoi sapere il nome mi chiamo Apollonio, se invece vuoi sapere delle mie ricchezze, le ho perdute in mare" Allora la fanciulla: "parla più apertamente, per poter capire meglio" Apollonio, in verità, preso d'amore già per la fanciulla, non si rifiutò di risponderle, ed espose tutte quante le sue vicissitudini e, terminato il discorso, versava molte lacrime. Appena che il re lo vide piangere, osservando sua figlia disse: "dolce figlia, ordina che ti venga portata la lira per consolare l'ospite e rallegrare il banchetto" Ella, ricevuta la lira, mescolava con grande dolcezza della voce i suoni delle corde.
Tutti i convitati meravigliandosi dicevano: "niente potrebbe essere meglio, niente di più dolce di questo che ascoltiamo" Solo Apollonio taceva. Il re disse a lui: "Apollonio, ti comporti male (fai una brutta azione).
Tutti lodano mia figlia nell'arte della musica, perché solo tu biasimi tacendo?" Apollonio rispose: "re, se permetti, non esiterò a dire ciò che sento: tua figlia infatti è capitata per caso nell'arte della musica ma non l'ha appresa. Poi ordina che mi sia data la lira e saprai subito come si dovrebbe suonare la lira. "
(By Maria D. )
Versione tratta dall’Historia Apollonii regis Tyri