La vera vita dei contadini - Latina Arbor
Poetae agricolarum vitam saepe celebrant... et cenae horam cum filiis filiabusque exspectant.
Spesso i poeti celebrano la vita dei contadini ed elogiano la vita della campagna; descrivono i boschi, le pianure, le verdure e le acque e celebrano le Ninfe, le dee delle acque e dei boschi.
Ma la vita dei contadini è dura e faticosa, e non sempre le ore scorrono liete. I contadini, infatti, hanno molte preoccupazioni; infatti, di tanto in tanto, piogge eccessive e costanti allagano i campi, talora la calura dissecca le verdure e distrugge anche le messi.
Ma i contadini sopportano coraggiosamente la volubilità della sorte: la vita dei campi, infatti – come scrive Cicerone – è maestra non soltanto di frugalità, ma anche di diligenza e di rettitudine. I contadini, infatti, sono sempre al lavoro/operosi: ora arano la terra, ora raccolgono uve, olive e castagne, ora mungono le mucche e le capre, ora puliscono l'aia, ora scavano fossi.
Di sera, siedono stanchi nell'aia e con i figli e le figlie attendono l'ora della cena.