Le fazioni dei Galli
Cum Caesar in Galliam venit alterius ... se Remis in clientelam dicabant
Quando Cesare arrivò in Gallia, di una delle due fazioni erano capi gli Edui, dell'altra i Sequani.
Questi, poiché da soli avevano meno forza, avevano legato a sé i Germani ed Ariovisto, e li avevano attratti a sé con grandi elargizioni di denaro e promesse. I Sequani, allora, combatterono molte battaglie favorevoli, e sterminarono tutta l'aristocrazia degli Edui, e così, non solo avevano superato gli Edui in potenza, ma avevano anche fatto spostare la gran parte degli affiliati dagli Edui a sé. Spinto da questa difficoltà, Diviziaco giunse a Roma per chiedere aiuto al Senato, ma era ritornato in Gallia ad operazione incompiuta.
Le cose furono cambiate dall'arrivo di Cesare: agli Edui vennero restituiti gli ostaggi, vennero ripristinate le antiche schiere di affiliati, e, tramite Cesare, ne vennero procurate di nuove. Quelli che si erano uniti all'alleanza degli Edui, si trovavano in una condizione favorevole e sotto una dominazione mite. I Sequani avevano rinunciato all'egemonia, e al loro posto erano subentrati i Remi;
coloro che, a causa di antichi rancori, non potevano in alcun modo allearsi con gli Edui, si affiliavano ai Remi.