Vizi e passioni non fanno bene all'amicizia
Amicos vacuos, quantum fieri poterit, a cupiditatibus eligemus...
Sceglieremo, per quanto sia possibile, amici liberi dai desideri: serpeggiano infatti vizi e saltano su ciascuno più vicino e dal contatto ne sono danneggiati.
Pertanto, come in una pestilenza bisogna preoccuparsi, di non sedersi accanto ai corpi già contaminati e brucianti di malattia, perché trarremo pericoli e saremo fiaccati dallo stesso respiro, così nello scegliere gli ingegni degli amici c'impegneremo, ad assumere quelli meno corrotti possibile: l'inizio della malattia è mescolare le cose sane con quelle contaminate.
A tal proposito non ti avrei avvertito, di non seguire o attrarre nessuno se non un sapiente: dove infatti incontrerai colui, che cerchiamo per tanti secoli? Il cattivo è minimamente per l'ottimo. Tuttavia siano particolarmente evitati i tristi e coloro che deplorano ogni cosa, ai quali ogni motivazione sembra giusta per le lamentele.
Anche se sussisterebbe in lui la fiducia e la benevolenza, tuttavia è nemico della tranquillità un compagno perturbato che si lamenta per ogni cosa.
(By Maria D.)
Versione tratta da Seneca