Dee Romane

Romani in dearum numero Iunonem, Cererem...progenitoris, mater erat.

Romani nel gruppo delle dee consideravano Giunone, Cerere Diana e Venere. Gli altari di Giunone erano soprattutto ornati dalle matrone con fiori e fronde, perché la consideravano tutela e protettrice delle madri di famiglia; in onore di Giunone venivano celebrate le feste delle matrone alle calende di marzo.

La dea era soprannominata anche moneta, perché dava benevolmente ai romani moniti e buoni consigli. Cerere, inventrice del frumento, presidiava l'agricoltura e e custodiva la pace: infatti durante la pace la terra produce frutti rigogliosi, gli armenti splendono, gli alberi fanno crescere abbondanti frutti e le larghe viti fanno crescere i grappoli d'uva. Cerere era la madre di Proserpina, moglie di Plutone, Regina degli Inferi.

A protezione della fanciulla Diana, sorella di Apollo, c'erano i cacciatori: la dea, armata di faretra e fionde, errava nei boschi con una folla di cani da caccia e faceva uscire fuori le fiere dalle tane; presso l'antico santuario nel campo Aricino veniva chiamata Diana dei boschi.

Venere, la dea del piacere e dell'amore, era reputata la genitrice della gente romana, perché era la madre di Enea, progenitore dei Romani.
(By Maria D. )

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:03:24 - flow version _RPTC_G1.3