Il gallo e la volpe subdola
Ad gallum qui in tecto gallinarii stabat...
Ad un gallo che stava sul tetto di un pollaio per vigilare che non venisse fatto alcun danno alle galline che dormivano dentro si avvicinò una volpe che desiderava rubare.
(Questa) fermatasi dinanzi alla porta, disse così al guardiano crestato con parole ingannatrici: "0 Amico (vocativo), ti annuncio una grande gioia, poiché è stato concluso un patto di amicizia tra gli animali tale per cui non c'è più alcuna inimicizia tra pecore e lupi, tra serpenti e agnelli, tra galline e volpi.
Ora calati dal tetto, affinché facciamo pace e amicizia allo stesso tempo". Il gallo, al quale era già noto il suo tranello, comprese che cosa avesse in mente la volpe ingannatrice e rispose così: "A me e a tutte le mie compagne le tue parole sono gradite, poiché tutti desideriamo la pace e la concordia.
Dunque, attendi, mentre io chiamo il cane, affinché sia testimone del nuovo patto". La volpe, dopo che ebbe udito queste cose, temendo di essere divorata dal cane, se ne andò via in fretta, scusandosi di andarsene per il fatto che il nuovo patto non era ancora noto ai cani.