Lo studio dell'eloquenza
Posteaquam imperio omnium gentium constituto
Dopo che costituito l'impero di tutte le genti la durevolezza della pace rinsaldò l'ozio, quasi nessun adolescente desideroso di lode non ritenne di dover splendere con ogni zelo per la retorica; e in verità inizialmente ignari dell'intero raziocinio, da ritenere che non ci fosse né alcuna forza dell'esercitazione né qualche precetto dell'arte, conseguivano tanto, quanto potevano grazie all'ingegno e al pensiero; poi in verità ascoltate le orazioni greche e conosciute le loro lettere e fatti intervenire i dottori i nostri uomini s'infervorarono da un certo incredibile desiderio di apprendere.
La grandezza li eccitava, la varietà e la moltitudine in ogni genere di cause, così che a quella dottrina, che ognuno con il proprio studio avrebbe potuto conseguire, si unì la pratica frequente, da superare i precetti di tutti i maestri; in questo studio c'erano in verità le massime cose, che ancora oggi vi sono, i premi esposti o per il favore popolare o per influenza politica o per cariche politiche;
in verità, gli ingegni, come possiamo giudicare in molte cose, dei nostri uomini superarono di molto tutti gli altri uomini di tutte le genti.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone