In Gallia viri in uxores, sicuti in liberos, vitae necisque habent potestatem; et cum paterfamiliae praeclaro loco natus decessit, propinqui conveniunt et, de morte ...
Gli uomini, in Gallia, hanno diritto di vita e di morte sulle mogli, così come sui figli; e, nel momento in cui un padre di famiglia di stirpe nobile è venuto a mancare, i parenti si riuniscono e, se nasce un sospetto riguardo alla morte, fanno un'indagine sulle mogli e, se sono considerate colpevoli, le uccidono dopo essere state seviziate col fuoco e con mezzi di tortura. I funerali dei Galli sono grandiosi e sfarzosi; gettano nel fuoco tutte le cose che sono state a cuore ai vivi, anche gli animali; oltre a ciò, gli schiavi e i clienti che sono stati particolarmente amati, vengono cremati contemporaneamente ai funerali di rito. I Germani si differenziano molto dalla consuetudine dei Galli.
Infatti, non hanno druidi che attendano ai riti religiosi, né si interessano ai sacrifici. Annoverano nel numero degli dei quelli soli che riconoscono chiaramente e dal cui aiuto traggono palesemente giovamento, il Sole, Vulcano e la Luna, dei rimanenti non conoscono nemmeno il nome. L'esistenza dei Germani consiste nella caccia e nelle guerre:
fin da piccoli si dedicano alla fatica e alla vita dura. I giovani che saranno rimasti casti a lungo godranno di grande stima tra la loro gente. Non si dedicano alla coltivazione e mangiano latte, formaggio e carne.