In Hispania praetores C. Calpurnius et L. Quinctius, postquam primo vere ex hibernis copias eductas in Baeturia iunxerunt, in Carpetaniam, ubi hostium ...
I pretori C. Calpurnio e L. Quinzio in Spagna, dopo che unirono in Beturia al principio della primavera le truppe fatte uscire dagli accampamenti invernali, avanzarono verso la Carpetania, in cui c'era l'accampamento dei nemici, pronti a condurre la guerra con spirito e giudizio concorde.
Non distante dalle città di Ippona e Toledo sorse un conflitto tra pastori e, mentre da ambedue le partisi andava in aiuto a questi dall'accampamento, pian piano tutte le truppe furono fatte uscire sul campo.
In quel disordinato scontro sia i luoghi propri, sia la tipologia di combattimento furono a vantaggio del nemico. I due eserciti romani furono messi in fuga e ricacciati nell'accampamento. I pretori romani, nel silenzio della notte successiva, ad un tacito segnale condussero via l'esercito. L'indomani gli Iberici schierarono l'esercito e si avvicinarono alla palizzata e, introdottisi nell'accampamento, vuoto oltre le aspettative, razziarono le cose che erano state abbandonate nel mezzo dello scompiglio notturno e, ritornati nel proprio accampamento, per qualche giorno restarono quieti negli alloggiamenti.
Moltissimi Romani furono uccisi nel combattimento o nella fuga, e i nemici si armarono con le spoglie di questi. Partirono quindi per il fiume Tago.