M. Cato Pompeii filium multis verbis obiurgabat: Tuus pater, cum iuvenis erat, vidit rem publicam ab nefariis ...
M. Catone ammoniva il figlio di Pompeo con molti discorsi: Tuo padre, quando era giovane, ha visto lo Stato afflitto da cittadini scellerati e spietati, poiché quelli onesti o erano stati assassinati oppure, puniti con l'esilio, erano lontani dalla patria e dalla città.
Pertanto, spinto dal desiderio di gloria e dalla grandezza d'animo, un privato cittadino e un giovinetto, con truppe modeste, restituì la libertà all'Italia, oppressa e prostrata, e alla città dei Romani; tuo padre, quindi, con eccezionale velocità riconquistò con le armi la Sicilia, l'Africa, la Numidia e la Mauritania.
Egli era privo di una considerevole ricchezza paterna e del prestigio degli antenati, né era dotato di clientele, o della nobiltà del nome. Tu, per contro, sei ben fornito sia della nobiltà che del prestigio, della grandezza d'animo e della scrupolosità del padre.
Il figlio di Pompeo, incoraggiato dalle parole dell'uomo retto, partì da Utica per la guerra in Mauritania.