Magnum bellum coortum est in Hispania citeriore ...
In Spagna citeriore scoppiò una guerra di grandi dimensioni. Q. Fulvio Flacco occupava quella provincia.
Al principio della primavera guidò l'esercito nella Carpetania, e collocò l'accampamento presso la città di Ebura. Dopo pochi giorni i Celtiberi posero l'accampamento sotto un'altura, non lontano dal nemico. A quel punto il pretore romano M. Fulvio mandò in perlustrazione verso l'accampamento dei nemici il fratello, insieme alle truppe dei cavalieri alleati. Alla fine i Celtiberi, usciti dall'accampamento insieme a tutte le truppe di fanti e di cavalieri, schierarono l'esercito e si posizionarono all'incirca a metà distanza tra i due accampamenti. La pianura era completamente piatta, e adeguata al combattimento. Qui i nemici iberici rimasero in attesa (lett. : "aspettando"). Il pretore trattenne i suoi dentro la palizzata.
Per qualche giorno i Celtiberi mantennero l'esercito schierato nel medesimo luogo. Quindi se ne restarono inoperosi nell'accampamento, dato che non si combatteva. Pochi giorni dopo, L. Acilio, per ordine del pretore, accerchiò con l'ala sinistra il monte che stava alle spalle dei nemici; da lì accorse all'accampamento dei Celtiberi. Flacco, all'alba, invia il prefetto alleato C. Scribonio verso la palizzata dei nemici insieme a cavalieri scelti dell'ala sinistra; allorché i Celtiberi avvistarono i cavalieri, tutta la cavalleria si riversa fuori dall'accampamento. Scribonio, come era stato comandato, non appena udì il primo scalpitìo della cavalleria, volse i cavalli e torna indietro all'accampamento.
I nemici li inseguirono immediatamente: in un primo momento (soltanto) i cavalieri erano all'inseguimento, poco dopo anche le colonne di fanti. Pertanto, appena i nemici vennero allontanati a sufficienza dalla difesa del loro accampamento, l'esercito schierato proruppe dall'accampamento e si avventò senza indugio contro l'accampamento dei Celtiberi. L'inaspettato avvenimento sbigottì i nemici, e l'accampamento venne preso quasi senza combattere (lett. : "senza combattimento").