Nero imperator statura erat prope iusta corpore maculoso et foetido ...
L'imperatore Nerone era all'incirca di statura normale, di corpo chiazzato e puzzolente, di capigliatura biondiccia, di viso bello, di sguardo affilato, di collo grosso, di addome sporgente, di gambe lunghe e di florida salute.
Da fanciullo si dedicava pressappoco a tutte le discipline, ma la madre lo allontanava dalla filosofia, e il precettore lo allontanava dalla conoscenza degli antichi oratori. E così, propenso all'arte poetica, componeva poesie volentieri e senza sforzo.
Recitava anche le tragedie, vestito con le maschere degli eroi e degli dèi, e parimenti delle eroine e delle dèe. Tra tutte le altre cose, impersonava il matricida Oreste, Edipo acciecato, Ercole impazzito. Nerone aveva un desiderio grande, ma sconsiderato, di immortalità e di fama imperitura: egli toglieva a molti luoghi il vecchio nome e ne assegnava uno nuovo dal suo nome (chiamava il mese di Aprile "Neroneo", e Roma "Neropoli"). Nerone, però, amava soprattutto la popolarità, e si sforzava anche di vincere le gare di recitazione o atletiche, ma era un uomo dalla scarsa intelligenza e dal brutto aspetto; dunque riportava la vittoria soltanto grazie all'inganno e ai crimini.