Postquam Romanus exercitus in Germaniam intravit, subacti Canninefates, Attuarii, Bructeri, recepti Cherusci, transitus Visurgis ...
Dopo che l'esercito romano penetrò nella Germania, vennero assoggettati i Canninefati, gli Attuarii, i Bructeri, sottomessi i Cherusci, si attraversò il Visurgi, furono penetrate le regioni più lontane.
Tiberio si addossava ogni compito dell'asprissima e rischiosissima guerra, e mise a capo di tutte le altre, che erano di minor pericolo, il luogotenente Senzio Saturnino, uomo ricco di varie virtù, diligente, pronto, prudente ed estremamente resistente alle fatiche militari, e al contempo espertissimo. La campagna militare, prolungatasi fino al mese di dicembre, recò il beneficio di un'immane vittoria.
Nell'estate successiva, sotto il comandante Tiberio, compimmo grandissime imprese. L'intera Germania fu perlustrata con le armi, (furono) sconfitte popolazioni dal nome pressoché sconosciuto (lett. : "pressoché sconosciute quanto ai nomi"), assoggettate le genti dei Cauci; tutta la gioventù, smisurata nel numero, immane nelle corporature, sicurissima per la posizione di luoghi, riconsegnò le armi insieme ai propri comandanti. Furono abbattuti i Longobardi, popolo più feroce anche della ferocia germanica; infine l'esercito romano fu condotto con le insegne fino al fiume Albi, che scorre presso il territorio dei Sermoni.
Nella medesima località, per straordinaria fortuna e per la scrupolosità del comandante, la flotta, che aveva navigato rasente le insenature dell'Oceano, si riunì all'esercito vittoriosa (lett. : "con la vittoria") su moltissime genti, con abbondantissima quantità di ogni bene.